RISTRUTTURAZIONE BAGNO: consigli, costi e agevolazioni.

Il bagno è tra gli ambienti della casa che più si presta alla cura per il proprio corpo e per il proprio relax.

Essendo uno degli ambiente più utilizzato, se non sottoposto a una manutenzione costante, è soggetto ad usura, ancora più degli altri spazi della casa.

Molto spesso, il timore che i tempi e i costi di una ristrutturazione siano eccessivi, spinge il proprietario di casa a mantenere un bagno che in realtà risulta poco in linea con i propri gusti e con i propri bisogni.

Un’ idea chiara sullo stile giusto e delle informazioni sulle agevolazioni fiscali al riguardo, permetterà di avere il bagno dei propri sogni in tempi e costi inferiori rispetto alle aspettative.

Di seguito, una serie di consigli ed informazioni utili per chiarirsi le idee in merito:

Il budget

Pianificare il rifacimento di un bagno parte chiaramente dal budget che si desidera mettere a disposizione per la realizzazione dei lavori.

È necessario prima di tutto stendere una lista, individuare le priorità e rilevare eventuali punti critici per ben utilizzare le risorse economiche: in questo modo si potrà sapere se l’intervento di ristrutturazione sarà parziale o totale.
Viste le diverse fasi lavorative tra loro strettamente correlate (impianti, muratura, finiture) dove gli imprevisti potrebbero facilmente presentarsi, è consigliabile riservare una porzione del budget per eventuali lavori extra o imprevisti.

Richiesti i preventivi e stimata la spesa, a completamento del quadro economico generale, è buona regola informarsi se sono in vigore detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie per questo tipo di lavori.

 

Rispettare le normative edilizie

Un intervento di ristrutturazione del bagno ben eseguito è quello che rispetta anche le normative in materia di normativa edilizia, tra murature e impianti.

Se questo non accade si rischia di dover rifare tutto in un secondo momento per adeguare il bagno alle norme vigenti.
È bene tenere presente che ogni Comune ha un Regolamento Edilizio proprio, che può differire dalle altre realtà, oltre a normative più generali a livello Regionali e Nazionale.
In generale il rinnovamento del bagno costituito da sostituzione dei sanitari, rivestimenti, mobili bagno e accessori non necessita di autorizzazioni o comunicazioni agli enti; parleremo dunque di manutenzione ordinaria, non soggetta a detrazioni fiscali.

Se, diversamente, vengono eseguiti lavori sulle murature per modificarne ad esempio la posizione e/o la forma, se avviene una sostituzione degli impianti idrici ed elettrici, se vengono montate eventuali controsoffittature in questo caso parliamo di manutenzione straordinaria soggetta a detrazioni fiscali; sarà necessario predisporre una pratica edilizia a firma di un Tecnico Abilitato e dopo i lavori depositare al Catasto la planimetria aggiornata; fare le cose in regola è importante e va considerato un investimento in caso di vendita della casa, evitando sanzioni a sanatoria di eventuali abusi.

Affidarsi ad una impresa seria

Uno degli aspetti principali e più delicati da affrontare quando si ristruttura un bagno è l’affidamento dei lavori.

Se da un lato il risparmio economico costituisce un paletto fondamentale nella pianificazione, dall’altro è altresì importante mettersi nelle mani di ditte serie che garantiscano il rispetto dei preventivi di spesa, qualità delle lavorazioni e dei materiali impiegati, responsabilità tecniche e morali, nonché osservanza delle normative in materia di sicurezza e tutela del personale impiegato.

Diffidare da chi intende realizzare più lavori in diverse specializzazioni: l’idraulico fa l’idraulico, il muratore fa il muratore, e così via.

Eliminare impianti obsoleti

Se il budget lo consente, in fase di rimozione di pavimenti e rivestimenti, se il bagno non sia stato già rifatto di recente, è consigliabile eliminare tutta l’impiantistica sottotraccia, a favore di una nuova, con materiali attuali e controllati.

Spesso accade che le tubazioni e le infrastrutture non a vista siano obsolete o deteriorate, se non sostituite, potrebbero dover essere demolite in seguito o essere la causa di rotture idrauliche, di perdite d’acqua e relative infiltrazioni nei locali adiacenti, anche di altri inquilini, con conseguente danno economico.

Consigli per rinnovare il bagno

Per evitare di pentirci solo alla fine delle scelte fatte è fondamentale valutare prima alcuni aspetti:

Innanzitutto ciò che deve essere chiaro fin da subito è il tipo di stile che si vuole seguire: moderno o classico perché da quello dipenderanno le linee guida che serviranno per la scelta di tutti i pezzi, quindi i sanitari, tipologia di controsoffitto, qualora si desideri e conseguente illuminazione, mobile bagno, rubinetteria, accessori, etc.

Impermeabilizzare pavimenti e pareti (rivestimenti)

L’impermeabilizzazione degli ambienti umidi soggetti a presenza d’acqua con presenza di box doccia o vasche da bagno, risulta quanto mai indispensabile per la buona riuscita dei lavori di ristrutturazione del bagno di casa visto che accade spesso, per praticità e rapidità di messa in opera, che vengano utilizzati materiali sensibili all’acqua (come ad esempio il cartongesso). L’acqua può infiltrarsi tra le fughe delle piastrelle o in prossimità della giunture tra ceramica e rivestimenti, oltre a creare antiestetiche e antigieniche macchie di umidità.
Il consiglio è quindi quello di intervenire in fase di costruzione con prodotti impermeabilizzanti (resine, guaine liquide, teli in PVC) da applicare sotto il piatto doccia e la vasca da bagno, risalendo anche sulle pareti almeno fino ad 1,8 mt da terra.

I Rivestimenti

Essendo i rivestimenti l’elemento che principalmente caratterizzano un bagno, essi occupano un posto importante.

Il materiale più utilizzato è il gres porcellanato, resistente, disponibile in diverse dimensioni, forme e colori, pratico e facilmente lavabile anche se in commercio si trovano altri materiali, come quelli naturali (legno, pietre, marmi) o sintetici (resine, microcementi); esistono quindi varie soluzioni da valutare.

Inoltre occorre tener presente quello che è il budget disponibile, poiché tra un tipo di rivestimento ed un altro, soprattutto se si parla di dimensioni della piastrella e del materiale scelto il prezzo può variare considerevolmente, come pure il costo per la messa in opera.

Vasca, doccia o tutte e due?

Sono gli elementi dalle forme più ingombranti e vincolanti, proprio per questo la scelta tra la doccia o la vasca deve  avvenire in fase progettuale.

C’è chi preferisce l’una o l’altra o entrambe: la doccia per questioni di tempo e praticità, la vasca per un relax totale oppure se ci sono bambini o persone anziane. La prima occupa meno spazio, la seconda necessita di una metratura più vasta. La preferenza verso una o l’altra necessita dell’adeguata progettazione, soprattutto per quello che riguarda la distribuzione degli spazi in modo da poter fruire della superficie del bagno adeguatamente, evitando limitazioni nei movimenti o situazioni di congestione delle superfici.

La scelta dei sanitari

La scelta dei sanitari dipende dallo stile che si vuole dare alla casa e dal gusto strettamente personale.

I sanitari in commercio sono di differenti forme e materiali e spaziano dalle forme più moderne fino a pezzi evergreen a memoria di sale da bagno del passato. Dal punto di vista operativo una delle prime distinzioni da fare è la scelta tra sanitari sospesi o a terra. La tipologia influenza notevolmente le lavorazioni idrauliche di predisposizione che devono essere eseguite, ragion per cui occorre comunicare all’impresa sin dall’inizio la propria preferenza. Talvolta la scelta invece è dettata dal punto di innesto della colonna di scarico principale (a terra o a parete) ed in questo caso, la discrezionalità sarà per la sola scelta dello stile degli elementi.

Una buona ventilazione

Il bagno è il locale che richiede più di ogni altro di una buona ventilazione per garantire il corretto ricambio d’aria.

In primo luogo è necessario che vengano rispettate le basilari normative in tema di igiene edilizia e, successivamente, assicurarsi che il locale goda di ricambi d’aria sufficienti.

È importante mantenere l’ambiente salubre, eliminando sia i cattivi odori, sia all’accumulo di vapore acqueo, riducendo la proliferazione di virus e batteri.
Una buona ventilazione avviene in genere grazie alla presenza di finestre (se presenti).

Un’altra strada, per garantire idonei ricambi d’aria, qualora non siano presenti finestre, è ricorrere a sistemi di ventilazione controllata, installati localmente (viene estratta l’aria viziata) o centralizzati con il resto della casa (viene eseguita contemporaneamente estrazione aria viziata, immissione aria fresca). Se il budget lo consente e se tecnicamente installabile, il consiglio è quello di realizzare una ventilazione controllata anche se il bagno è dotato di finestra: in questo modo avremo la garanzia che il locale godrà di un migliore microclima.

L’Illuminazione

Oggi il bagno non viene vissuto solamente come locale dove svolgere le sole funzioni di igiene quotidiana, ma viene utilizzato come stanza in cui si ricerca benessere e relax.

Per questo l’ illuminazione artificiale gioca un ruolo fondamentale e creare l’atmosfera giusta dosando la luce nelle varie zone risulta importante per raggiungere questo obiettivo.

Quella naturale è altresì importante quando si hanno finestre a disposizione, e di questa si dovrà tenere conto per le ore diurne.

Nel bagno, una buona illuminazione artificiale deve essere progettata per livelli differenti:

  • Luce generale diffusa, utile per una illuminazione di insieme per l’intero locale;
  • Luce funzionale per le diverse zone: lavabo, doccia, trucco;
  • Luce d’accento o decorativa: per marcare o enfatizzare elementi decorativi ed architettonici.

Oggi è possibile contare su nuove tecnologie per l’illuminazione, come per esempio quella a Led, dove la miniaturizzazione delle fonti luminose risulta un valido elemento per realizzare impianti raffinati e sofisticati senza spendere cifre esose.

Comfort climatico

Il riscaldamento del bagno è molto importante.

Rispetto agli altri ambienti della casa, in questo locale si vuole raggiungere un grado di benessere ambientale più attento, ed in particolare quando si esce dalla vasca o dalla doccia.
Nel bagno si possono concedere un paio di gradi in più rispetto alla media del resto della casa, giusto per rendere più gradevole la permanenza, soprattutto nei mesi più freddi.

A prescindere dalla tipologia del riscaldamento, il primo passo da compiere nella ristrutturazione del bagno è quello di studiare l’impiantistica in modo da avere una distribuzione uniforme del calore in tutto il locale.

In secondo luogo il consiglio è quello di installare uno scaldasalviette su cui appendere accappatoio o asciugamani, così da averli tiepidi all’uscita dalla vasca o dalla doccia.

Infine, se la tipologia di impianto lo consente, installare un termostato dedicato, in modo da decidere temperatura e tempi di attivazione, per esempio, presto al mattino.

Tipologia della pittura

La tipologia di vernice consigliata per ristrutturare il bagno è sicuramente l’idropittura.

Questa ha una base acquosa, è traspirante ed adatta a combattere la formazione di umidità e muffa. Queste caratteristiche la rendono perfetta per il bagno. In commercio ve ne sono tantissimi colori ed il prezzo è piuttosto abbordabile.

Tempistiche per la ristrutturazione del bagno

Stabilire l’esatta durata della ristrutturazione non è semplice e dipende dalla grandezza del bagno e dal tipo di lavori che si vogliono eseguire. In generale variano dai 15 ai 17 giorni ovviamente considerando di avere già scelto ed ordinato tutto il materiale (piastrelle, sanitari, scarichi, rubinetterie);
affidandosi a dei professionisti esperti si potranno dimezzare i tempi.

Costi per la ristrutturazione del bagno

Anche i costi, come le tempistiche, sono variabili e non può essere fatta una stima universale. Più il bagno è grande più i costi aumentano. Le dimensioni, le modifiche da eseguire, il rinnovo o meno degli impianti, le finiture e la scelta dei sanitari hanno un ruolo centrale per i costi del bagno: più saranno ricercate o su misura più il prezzo lieviterà.
In linea generale il costo del rifacimento completo di un bagno si aggira tra i 3.000 e i 10.000 euro, ma è possibile risparmiare riutilizzando i vecchi arredi e scegliendo finiture belle ma non per forza costose.

Detrazioni fiscali 2019

La proroga del Bonus per il 2020 è stata portata all’attenzione del Consiglio dei Ministri nell’ottobre scorso e ben presto approvata ed inclusa nella legge di bilancio del nuovo anno, confermando tutti gli incentivi approvati già per il 2018.

Dal 1° gennaio, quindi, si può richiedere di beneficiare della detrazione fiscale del 50% per le spese di ristrutturazione che rientrano nel limite massimo di 96.000 euro.

Possono fare richiesta dell’agevolazione i soli proprietari dell’immobile soggetto a lavori o chi ne possiede la nuda proprietà.

Si può usufruire di questo bonus anche per i lavori che riguardano la sola ristrutturazione del bagno, anche se non tutti permettono di richiederlo. Tra gli interventi che permettono di ottenere le detrazioni fiscali del 50% rientrano tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, invece, restano esclusi gli interventi di manutenzione ordinaria.

Quindi se si vuole sostituire la vecchia tubatura, rifare l’impianto idrico o rivoluzionare tutto e realizzare un nuovo bagno è possibile usufruire dell’agevolazione fiscale. Inoltre, ci sono casi particolari in cui anche la manutenzione ordinaria può prevedere l’attivazione del bonus. È il caso di un rifacimento degli impianti per cause di forza maggiore, ovvero casi in cui la sostituzione si rende necessaria. È in questo tipo di intervento che anche le piastrelle, i sanitari, la rubinetteria, che di norma rientrano nella manutenzione ordinaria, permettono di attivare gli incentivi statali, in tale situazione anche scegliere la soluzione per il tuo box doccia ideale rientra nelle spese per le quali richiedere l’agevolazione. In definitiva, se i lavori considerati ordinari vengono effettuati contemporaneamente a quelli straordinari sono anch’essi soggetti a detrazione.

Anche le ristrutturazioni che eliminano le barriere architettoniche con il montaggio di sanitari rialzati, senza ingombri sottostanti, e tutti gli altri interventi che aiutano la deambulazione delle persone portatrici di handicap sono soggetti a detrazioni fiscali.

Per ottenere queste agevolazioni bisogna essere in regola rispetto a tutte le documentazioni previste dalla legge, è necessario: indicare i dati catastali della casa in cui si vogliono attivare le ristrutturazioni e presentare tutti i documenti relativi ai lavori di ristrutturazione e soprattutto dei pagamenti.

In più per usufruire delle agevolazioni del bonus ristrutturazione, è necessario che i pagamenti dei lavori vengano effettuati tramite bonifico bancario, e che venga specificato nella causale del versamento il riferimento alla normativa. È necessario, inoltre, indicare nel pagamento il codice fiscale del beneficiario della detrazione e del beneficiario del pagamento, oltre ad indicare i riferimenti delle persone coinvolte nella ristrutturazione (non solo i proprietari della casa ma anche della ditta che si occupa dei lavori). Infine occorre sapere che tale detrazione viene ripartita in dieci anni nella dichiarazione dei redditi.

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